Grumento Nova

È un delizioso paese di impronta medioevale che sorge nel cuore dell’alta Val D’Agri a 771 metri di altezza sul livello del mare. Si trova alla confluenza dei fiumi Agri e Sciaura che solcano la valle e alimentano il Lago Pietra del Pertusillo, uno degli invasi artificiali più grandi della Basilicata, dove sorgeva l’antica città romana di Grumentum. È uno dei paesi inclusi nella più giovane delle aree verdi protette italiane, presenta una conformazione paesaggistica di assoluta suggestione. Il nome “Grumento Nova” deriva dal latino di Grumentum e sostituisce dal 1932 il toponimo di “Saponara di Grumento”, che a sua volta aveva rimpiazzato il toponimo di “saponaria” in uso fino al XVIII sec. Il borgo è ricco di stratificazioni storiche: si conservano ancora alcuni frammenti di epigrafo antiche, provenienti da Grumentum, murate in alcuni edifici posteriori. 

Primo feudatario di Saponara è Roberto d’Altavilla, Conte di Montescaglioso, cui si deve la costruzione del castello e della cinta muraria; quindi, è stata la volta dei Sanseverino, fino al 1853, che hanno regalato al paese, periodi di grande splendore e decadenza. In epoca risorgimentale Saponara partecipa ai moti liberali del 1820-21 e poi del 1848, ma anche all’attività mazziniana, fino ad essere interessata anche dal fenomeno del brigantaggio. 

Il suggestivo saliscendi dei vicoletti è una delle caratteristiche del centro storico attraversato da antichi palazzi, ma una delle attrattive è rappresentata anche dal castello normanno denominato “San Severino”, risalente all’undicesimo secolo e fatto restaurare nel Settecento dal principe di Bisignano e Conte di Saponara, Carlo Maria Sanseverino. A questi di deve anche l’ampliamento della struttura che ha raggiunto la dimensione di circa 300 ambienti. Quasi distrutto dal violento terremoto del dicembre 1857, dell’antico palazzo sopravvive, oltre a ruderi sparsi, una parte delle scuderie, sulla cui facciata s’intravede lo stemma dei Sanseverino, ed è visibile un salone in cui si possono ammirare, dipinti in trentasei nicchie, angeli e putti del XVIII secolo. 

Da visitare e non perdere sono: Museo Civico Santa Caterina, Bibliomediateca “Carlo Danio”, Chiesa Madre, Belvedere Aurora Sanseverino, Chiesa Santa Maria di Costantinopoli, Chiesa del Rosario.
Sulla SP103, il Santuario della Madonna del Grumento è meta di un pellegrinaggio molto sentito dal popolo grumentino e dall’intera Valle fin dal 1739, anno in cui, si racconta, la Madonna fece cessare un morbo che attanagliava il paese Parco Archeologico. 

Inoltre, il valore ambientale accresce se si pensa alla varietà di paesaggi che caratterizzano questi luoghi. A dimostrazione di ciò, è la presenza di numerosi siti protetti di rilevanza ambientale, appartenenti alla Rete Natura 2000, quali siti di interesse comunitario e zone a protezione speciale.  
In questa splendida area verde, oltre all’area archeologica di Grumentum, considerata il più importante sito romano della Basilicata, e il vicino museo archeologico dell’Alta Val D’Agri, sorge l’incantevole scenario del Bosco Maglie presso il quale ha sede il centro di educazione “Bosco dei Cigni”, un contesto ambientale incantato in cui si impongono alla vista alberi maestosi, e una varietà di flora e fauna da scoprire e ricordare. A poca distanza dall’area archeologica di Grumentum, un pianoro agricolo denominato “la Giudea” offre incantevoli viste sul lago del Pertusillo, e un percorso lungo il letto del fiume Agri, fino alla confluenza con il torrente Sciaura, consente di raggiungere un luogo incontaminato e di suggestiva bellezza, un luogo sacro, caratterizzato dalla presenza dei resti della chiesa di San Laverio. Il Torrente Sciaura si caratterizza per un susseguirsi di ambienti diversi e fin dall’antichità per la presenza di diversi mulini, due dei quali si conservano ancora con ruderi monumentali.