Guardia Perticara – Itinerario nel paese delle case di pietra
Temi: Guardia Perticara - Mezzi: a piediÈ un piccolo borgo della Basilicata situato in val d’Agri. Il centro storico è stato recuperato con le pietre a faccia vista, ovvero rustiche, senza applicazione di intonaco. Questo recupero è avvenuto attraverso i lavori causati dal terremoto del 1980: un dramma che si è trasformato nel corso del tempo in una preziosa ricostruzione urbanistica e architettonica. Fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia e nel 2011 ha ricevuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Lo chiamano “il paese delle case in pietra”, è un borgo che si percorre a passi lenti. Le pietre lavorate dai maestri artigiani e le volte in mattoncini rossi avvertono il visitatore che questo è un borgo che fa sul serio, nel recupero della sua identità.
Contenuto/i principali: religioso, paesaggistico
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 3 ore
Indicazioni:
– Tipo escursione: non ad anello
– Difficoltà: media
– Lunghezza: 7 km
Tappe itinerario
1. Partenza: Chiesa di Sant’Antonio.
Eretta nel 1600 nel punto in cui il principe di Brindisi Ascanio Cataldi ritrovò il figlio scomparso. La Chiesa è stata danneggiata a causa del sisma del 1980, per questo motivo è stato rifatto il tetto e la pavimentazione, nonché è stato rimosso l’altare maggiore. Esternamente l’edificio religioso presenta una facciata semplice in pietra a vista, con un portale lapideo ed un finestrone ad arco. Affianco alla Chiesa ma staccato dalla stessa, si staglia un campanile che purtroppo non è quello originario, andato distrutto. Al suo interno, a navata unica, potrete ammirare due interessanti sculture in legno del Settecento, rappresentanti Sant’Antonio e l’Addolorata, e due leoni in pietra del Cinquecento.
2. Tappa 1: Santuario di Santa Maria di Sauro.
Costruita nel punto in cui alcuni contadini videro apparire la Madonna su un carro di buoi. All’interno si trova proprio la statua della Vergine realizzata in legno ed ogni 1° maggio la statua viene trasportata in processione al paese. Durante la seconda domenica di agosto, sempre in processione, la statua torna poi al Santuario. Profondamente venerata dai guardiesi, la trecentesca statua della Vergine ha subìto un lungo e scrupoloso lavoro di restauro tra il 2005 e il 2006, che ha riguardato la ricostruzione delle mani e delle dita della Madonna e del Bambino, precedentemente ricostruiti senza rispettare l’opera originaria di autore ignoto.
3. Arrivo: Belvedere di Via Guglielmo Marconi.
È il punto più alto del borgo da cui si può osservare il Bosco comunale dell’Amendola e l’intero letto del fiume Sauro.
Consigli utili: scarpe comode, bottiglia d’acqua, cappello d’estate.
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