Calvello

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Tra i borghi più belli da visitare in Basilicata, c’è Calvello, comune dell’appennino lucano in provincia di Potenza. Circondato da montagne è arroccato a 730 metri di altezza. È un piccolo comune che si caratterizza per i suoi vicoli e suggestivi scorci, piazze, pregevoli portali, case e stemmi in pietra, chiese e luoghi di culto custodi di opere d’arte della scuola napoletana del 600, della scuola fiorentina del 500, del Todisco, di Antonello da Messina (solo per citarne alcuni); sculture lignee di mirabile fattura e intensità espressiva, S. Maria de Plano con gli attigui chiostro e convento, il caratteristico ponte in pietra del 1200, che unisce le due sponde del fiume La Terra. 

Nel punto più alto del borgo spicca il Castello Carafa-Ruffo, roccaforte longobarda del 700, che ospitò la corte marziale durante i moti del 1820-21 e le prigioni del nostro eroe locale, il medico Carlo Mazziotta, poi fucilato. Oggi nel Castello è possibile visitare un innovativo Museo Multimediale della Ceramica, che invita a svolgere attività laboratoriali sulla lavorazione della ceramica e sull’economia circolare. Conserva una ricca esposizione permanente di piatti, vasi e altri oggetti della ceramica calvellese e propone anche un laboratorio didattico in cui è possibile toccare con mano la lavorazione della ceramica, con la guida di esperti maestri artigiani. 

Uno scorcio originale di Calvello è il Ponte di Sant’Antuono, un’elegante costruzione eseguita da artigiani locali sotto la direzione tecnica dei frati Benedettini, abilissimi ingegneri pontieri e architetti. Il ponte collega le due sponde del corso d’acqua che bagna il paese, ed è un manufatto tecnicamente perfetto e molto caratteristico anche per il panorama che lo circonda, con prati, montagne e un gruppo di case arroccate sotto al castello. 

Sulla cima di uno sperone roccioso a circa 1320 metri di altitudine si trova il Santuario di Maria Santissima del Monte Saraceno, luogo sacro affascinante per la sua collocazione suggestiva. Il complesso domina la vallata dall’alto del roccione bianco su cui è costruito, e al suo interno conserva l’effige della Madonna del Monte Saraceno, opera di artigiani locali portata in processione da 9 portatori due volte l’anno, la seconda domenica di maggio e l’8 /9 settembre, in occasione della festa dedicata. 

Oltre alle feste tradizionali, espressione soprattutto al culto mariano, l’estate calvellese è ricca di eventi culturali. In autunno arriva la sagra delle castagne, un evento destinato a crescere nel tempo e nell’organizzazione e nei flussi turistici. Calvello è una meta di turismo lento, che è recupero di spazi autentici e tempi speciali.

I turisti che visitano il nostro borgo possono ancora sentire il profumo del ragù della domenica, e assaporare la nostra cultura che si declina in piatti tipici della cucina tradizionale: pasta fresca dai vari formati dalle orecchiette agli strascinati ai ravioli, pepi cruschi e peperoncino, carne e insaccati, prodotti caseari, funghi, fragole, miele, tartufi… Tutto di ottima qualità. 
Ogni anno, nel mese di agosto, a Calvello si tiene la Rassegna Internazionale del Folklore, evento dedicato alla danza popolare organizzato dall’Associazione Folkloristica “Lì Fainzar” a cui partecipano gruppi provenienti da tutto il mondo. Durante le fitte giornate del festival si esibiscono più di 80 artisti, oltre al gruppo locale Lì Fainzar, in un evento che non è solo rassegna folkloristica, ma un momento di scambio e approfondimento culturale.  

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