Castelluccio Inferiore
Temi: Castelluccio Inferiore - Mezzi: a piediIl piccolo comune che ricade nel Parco Nazionale del Pollino conserva le caratteristiche del borgo medievale. Di Castelluccio Inferiore si possono ammirare numerosi palazzi storici e resti archeologici, che comprendono tombe con i relativi corredi, monete puniche e romane, frammenti di affreschi e anfore, rinvenuti in diverse località del paese. Il centro abitato del piccolo borgo che ricade nel Parco Nazionale del Pollino conserva le caratteristiche del borgo medioevale.
Il paesino, che pare abbia origini molto antiche, in passato era unito al comune di Castelluccio Superiore, dal quale si è distaccato nel 1813. Fino ad allora era esistito un solo comune dal nome di Castelluccio. La sua denominazione deriva dalla costruzione di un castello da parte dei Sanseverino poi controllato dal capitano lucano di nome Lucio, di qui il nome “castel di Lucio” e, poi, “Castelluccio”.
Custodisce a sé un numero molto significativo di chiese e santuari che, grazie alla loro storia ed al loro valore artistico, oltre che spirituale, sono luoghi da non perdere assolutamente.
Chiesa Madre di San Nicola di Mira si affaccia su una piazza impreziosita dall’imponente Palazzo marchesale. Il tempio ha una facciata in vago stile neoclassico, affiancata da un massiccio campanile cuspidato ed è arricchita, all’interno, da una scenografica composizione di stucchi e da una serie di dipinti murali. Chiesa della Madonna della Neve, risalente al 1860, è a navata unica con volte a botte. Al suo interno si trova un affresco raffigurante la Madonna che decora la nicchia posta al di sopra dell’altare maggiore. Chiesa della Santissima Annunziata che è costituita da una sola navata, con coro ed altari laterali decorati con magnifici stucchi della fine del 700-primi 800, così come la volta. Tra le opere di pregio, si segnalano: un crocifisso ligneo del 600, una scultura di Santa Lucia del 700 in legno, di Santa Lucia, del Settecento, un’altra di Sant’Antonio da Padova della stessa epoca, e la scenografica bussola della controporta, con la cantoria e l’organo in legno intagliato e dipinto. Le ante della controporta mostrano otto dipinti su tavola: quattro sono vasi di fiori variopinti, gli altri rappresentano la Vergine Annunciata, l’Arcangelo Gabriele, San Biagio e San Nicola, protettore del paese. L’altare centrale è un commesso marmoreo, rifacimento della fine dell’800-inizio 900, che forse sostituisce un precedente altare in muratura. Dalle iscrizioni si desume sia stato realizzato, almeno nella parte inferiore, con il contributo della famiglia del giurista Sante Roberti, il cui palazzo è adiacente alla chiesa.
Uno degli edifici più interessanti è Palazzo Marchesale, originariamente nato nel Quattrocento come costruzione feudale fortificata. All’esterno, a causa di vari passaggi di proprietà e cambi di destinazione d’uso, conserva poco delle tracce originali, mentre all’interno è stata compiuta un’attenta opera di recupero del materiale originale. Le sale del palazzo si presentano ricche di affreschi e intarsi, e al secondo piano ancora si trova la rinomata galleria degli stemmi, grande opera celebrativa della casata.
Il paese è calato in un contesto ambientale fatto di boschi, in particolare quello denominato Difesa, un suggestivo cerreto plurisecolare, dotato di un’area attrezzata per pic-nic, percorsi trekking e siti di ristoro. Di particolare suggestione è l’area montana della Fagosa che, dai suoi 1004 metri, offre a chi raggiunge la sommità uno sguardo sull’immensa valle del Mercure-Lao, fino ai gruppi montuosi del Pollino e del Sirino. La cornice naturalistica di Castelluccio Inferiore si caratterizza anche per la ricchezza di sorgenti, per lo più potabili, e diversi torrenti e proprio dalla stessa località Fagosa parte la suggestiva vallata del fiume Peschiera.
Come sapori tipici del borgo non potete non assaggiare le diverse tipologie di pasta fatta a mano che si possono degustare a Castelluccio Inferiore. I “rascatidd’”, fusilli, i “rafaiul’”, ravioli di ricotta, e poi i “cavatidd’”, gnocchi, e, ancora, “lagan e fasul’”, tagliatelle con fagioli. Ogni anno, a inizio dicembre, le strade di Castelluccio Inferiore si animano grazie alla Sagra A’ Pricicchia, festa tradizionale dedicata all’assaggio del vino nuovo. Per l’occasione vengono aperte le cantine del centro storico dove poter gustare il vino novello e tanti piatti tipici del paese.
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