Cirigliano

Temi: Cirigliano - Mezzi: a piedi

Cirigliano è un piccolo paese immerso nella natura incontaminata, circondato da una corona di colline che delineano un orizzonte dolce e significativo e cinto da torri e mura a conferma che trattasi di un borgo medievale. 
 
La prima testimonianza scritta della sua esistenza risale al 1060, come riportato su una bolla della diocesi di Tricarico. Trae la sua etimologia da Caerellius, in quanto edificato nella proprietà di Cerellio, presumibilmente un legionario romano a cui furono donate queste terre. 
Pare, inoltre, che Cirigliano fosse un paese di passaggio obbligato per chi da Eraclea (l’antica Heraclea o Heracleia, città della Magna Grecia lucana) doveva recarsi a Potenza o a Tricarico. 
 
Nel centro del paese si erge imponente l’antico Castello feudale, con la sua suggestiva torre ovale e l’annessa Cappella dell’Addolorata, edificata nel XVII secolo. La struttura organizzata in un’unica navata è impreziosita da un soffitto ligneo decorato con dipinti ad olio nel quale è stata accuratamente inserita, con una cornice, una tela dipinta anch’essa ad olio, raffigurante una Pietà.  

Monumento per antonomasia di Cirigliano è il Castello Baronale, che fu costruito nel 1593 sui resti di una precedente struttura di epoca tardo bizantina. Particolarmente interessante è la torre ovale, presente all’interno della corte del castello, che con la sua pianta ellittica è uno dei pochi esempi esistenti e visibili in Europa, donando inoltre la possibilità di scorgere meravigliosi paesaggi naturali. Fu realizzata su progetto dell’architetto francese Pierre D’Angicourt.  

Altro significativo punto d’interesse è la Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria Assunta ed eretta nel sec. XVI, con restauro generale terminatosi nel 2002. La sua struttura è caratterizzata da tre navate, tra cui quella centrale che termina con un presbiterio piatto rispetto alla dinamicità del resto dell’organismo. Nella chiesa sono custodite alcune statue lignee del sec. XVII, tra cui l’Immacolata, San Giacomo e Santa Maria Maddalena. 

Di memoria in memoria, di narrazione in narrazione, si racconta della nascita di rituali profani ripetuti senza tempo, come il Carnevale di Cirigliano, una delle manifestazioni carnevalesche più suggestive del Sud-Italia. Desiderio di evasione, voglia di allegria e ricerca di una follia che liberasse dalle fatiche di un’aspra vita quotidiana fanno da sfondo a maschere cornute, visi pallidi, nasi lunghi e cappelli cilindrici, decorati anch’essi da canti, balli, suoni di grossi campanacci ed organetti. Nel giorno del Martedì Grasso, inoltre, un corteo si avvia dal Castello per immergersi nei vicoli del borgo; i raffiguranti rappresentano i mesi e le quattro stagioni, con la maschera di Pulcinella a guidare la sfilata, intenti a trasportare la bara di un giovane defunto accompagnato dalla vedova “Quaremma” (Quaresima) e dai suoi lugubri lamenti. 
 
A culminare un’esperienza ricca di natura ed aria pura, vi è una buona e genuina tradizione culinaria, caratterizzata da ottimi formaggi ovini e caprini, saporiti salumi e il famoso olio di “Majatica”. Si possono assaporare però anche succulenti piatti per lo più a base di pasta preparata a mano, dalle tagliatelle con la mollica alle orecchiette con le cime di rapa, dai cavatelli con il sugo di “pezzente”, una saporita tipologia di salsiccia, alla cosiddett “ciauledda”, una gustosa zuppetta. In occasione del carnevale non manca la “Rafanata”, frittelle di rafano e formaggio.

Cirigliano – Video Panoramico BEL

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