Rapone
Temi: Rapone - Mezzi: autoIl paese sorge in collina, a 838 m, lungo la valle del fiume Ofanto. Nel piccolo comune, grazie all’impianto architettonico e alle tradizioni, il vecchio e il nuovo si incontrano. Il territorio ha un’estensione di 29 km2 e conta 930 abitanti. Di origine antichissima, presenta segni di insediamenti risalenti al Paleolitico.
La tradizione vuole che il fondatore di questo paese sia stato un certo “Rapo”, guerriero italico citato da Virgilio nel canto X dell’Eneide dal quale ne deriverebbe anche il nome e tale riferimento è riportato nel frontone della fontana monumentale che si trova al centro del paese. Il toponimo deriva dal termine “rappa” che Racioppi indicava come “spina e luogo pieno di spine”, ma si tratta, invece, più precisamente, dell’appellativo lucano rappa “località coltivata a vigneto”. Il borgo sovrasta la bella Valle di Vitalba fino al castello federiciano di Lagopesole, ove si dice fu scritta la fiaba di Rapunzel, di cui il toponimo, Rapone, conserva la stessa radice. La tradizione popolare è il filo conduttore tra passato e presente a Rapone, definito il “paese delle fiabe” in seguito all’omonimo progetto che, rispolverando vecchie credenze e misteriose dicerie, ha messo in piedi un concorso di favole, e non solo, incentrate su racconti popolari che molto hanno in comune con il mondo fiabesco, così da mantenere vive storie e leggende tramandate di generazione in generazione.
Nella principale piazza del paesino dal 1690 è issata una Croce che propone una intensa immagine raffigurante da un lato un Cristo Crocifisso e dall’altro una Madonna. Il centro storico è ricco di palazzi gentilizi realizzati tra Seicento e Ottocento, come Palazzo Nicolais con un particolare arcone in cui è inserita un’antica porta d’ingresso e molto particolare è anche il secondo portale. Da ammirare è poi la Casa Patrissi con un portale decorato da arco a tutto sesto sormontato da un medaglione.
Vagando per il centro storico si è sorpresi dalla infinità di mascheroni a decoro delle case anche più modeste e che rendono particolarmente caratteristica la struttura architettonica dell’intero paese. Proseguendo verso la Neviera, dove anticamente durante l’inverno veniva raccolta la neve come riserva di ghiaccio e postazione della temuta e potente Masciara, è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria ad Nives, il cui interno è una vera bellezza.
Ad agosto, da oltre quarant’anni a Rapone si tiene la Sagra della Soppressata e del Caciocavallo, due prodotti dalle particolari caratteristiche organolettiche e nutrizionali, considerati un’eccellenza della produzione agro-alimentare del paese. A Rapone tradizione e modernità si fondono tra i colori della natura, i profumi della buona cucina, i racconti e la multimedialità.
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