Sant’Angelo Le Fratte
Temi: Sant'Angelo Le Fratte - Mezzi: autoSant’Angelo Le Fratte è noto come “il paese delle cantine”. È un antico borgo adagiato alle falde dell’imponente e rocciosa frattura della montagna Carpineto che domina l’intera valle del Melandro.
Locali che si animano e si trasformano in un gustoso percorso durante la kermesse enogastronomica, vengono usati da sempre per conservare il vino, il formaggio e i salumi. Ogni anno, intorno alla metà del mese di agosto, il percorso delle cantine ospita la blasonata manifestazione “Le Cantine Aperte di Sant’Angelo Le Fratte”.
Le sporgenze rocciose che sovrastano il sentiero ed il borgo aggiungono colori naturali a quelli artificiali dei murali e arricchiscono l’insieme del bellissimo panorama della valle che si ammira proprio dal punto sommitale del “percorso delle cantine”.
Dal 1430 al 1818, in seguito alla distruzione della vicina città di Satriano, Sant’Angelo le Fratte venne prescelta dall’allora vescovo Andrea da Venosa come sede vescovile provvisoria. Questo evento fu di vitale importanza per la crescita demografica, economica e culturale del borgo. L’ipotesi sulla provenienza del nome è connessa alla forte devozione all’Arcangelo Michele, Patrono del paese. L’appellativo “Le Fratte” inoltre deriverebbe dal participio passato passivo dal verbo latino “frango” (spaccare), in riferimento al fatto che il borgo nasce sotto la spaccatura rocciosa del monte Carpineto.
Il comune conta 1.3160 abitanti della provincia di Potenza. Le case e i vicoli del centro storico sono abbelliti da splendidi murales e da sculture marmoree e bronzee che rappresentano la storia, gli usi e i costumi del piccolo borgo lucano. Sembrano trovarsi lì per accogliere per accogliere il visitatore e condividere con lui un momento della vita quotidiana presenta e passata e assicurargli la migliore ospitalità a Sant’Angelo. Oltre a 5 prestigiosi monumenti in bronzo realizzati dall’artista Pierfrancesco Mastroberti.
Nel centro storico di Sant’Angelo le Fratte si erge il complesso edilizio denominato palazzo Galasso, sede del municipio, che domina la piazza che affaccia sulla Valle del Melandro. L’edificio, costruito nei primi anni del diciannovesimo secolo e in seguito sapientemente ristrutturato, fu poi donato dalla famiglia Galasso al comune. Infatti, oggi, risulta essere sede del Municipio.
Nel complesso del palazzo è ubicata la Pinacoteca Civica “Michele Antonio Saverio Cancro”, inaugurata il 5 Agosto 2017, e contenente 243 opere dell’artista santangiolese. Inoltre, il palazzo è dotato di un ingresso multimediale, laboratori didattici e un laboratorio di storytelling, una sala immersiva attraverso i quali si racconta la storia del borgo. Mentre fuori dal paese in località Santa Maria Fellana, si erge Villa Giachetti, in cui è conservato un ciclo di affreschi con decorazione rococò risalente al ‘700. Da non perdere anche il “Presepe” permanente allestito nella grotta del vecchio Convento basiliano. La specifica realtà di Sant’Angelo Le Fratte, è un bellissimo esempio di Basilicata Nascosta che merita di essere conosciuta. E, per sua fortuna, il borgo ha una collocazione geografica che lo rende raggiungibile agevolmente essendo a ridosso di aree molto frequentate come Il Vallo di Diano e Salerno e collegate con brevi e veloci raccordi al sistema autostradale nazionale.
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