Acerenza – Alla scoperta della storia del borgo
Temi: Acerenza - Mezzi: a piediPaese tra i più antichi di tutta la Basilicata, sorge su di una rupe situata tra il fiume Bradano e il torrente Fiumarella, spiccando a 833 metri sul livello del mare. Proprio grazie alla sua posizione, dal belvedere “Torretta”, Acerenza vanta di un panorama mozzafiato che si tuffa nei colori mutevoli dell’alta valle del Bradano. Il suo centro storico ha mantenuto le caratteristiche di borgo medievale con l’urbanistica a schema radiale attorno al Castello longobardo (attuale sede del museo di arte sacra) e alla Cattedrale, consacrata nel 1080 a S. Maria Assunta e S. Canio, patrono della città. Un paesaggio dominato da ampie estensioni di vigneti testimonia la ricchezza di questa terra dove si raccoglie in prevalenza uva aglianico usata per la produzione del famoso vino locale.
Contenuto/i principali: storico, paesaggistico
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 2 ore
Indicazioni:
– Tipo di escursione: ad anello
– Difficoltà: facile
– Lunghezza: 2 km
Tappe itinerario
1. Partenza: Punto di osservazione (Via Guglielmo Marconi, 12).
Come punto di partenza si consiglia di partire da uno dei luoghi panoramici del bellissimo borgo per avere uno stimolo positivo ed iniziare al meglio il nostro percorso.
2. Tappa 1: Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio (Largo Duomo, 16).
È considerato il monumento più romanico di tutta l’area mediterranea. La costruzione di questo maestoso tempio di così grande valore religioso, storico e artistico è legata alle vicende che hanno portato Sicone, Gastaldo di Acerenza, alla sua proclamazione di Duca di Benevento, 817 d.C. e quindi alla venuta dei Normanni nell’Italia Meridionale nelle figure di Roberto il Giuscardo Duca di Puglia e Calabria e dell’arcivescovo metropolita Arnaldo.
3. Tappa 2: Monumento ai Caduti di tutte le Guerre (Via Meridionale, 20).
Il Progetto “Grande Guerra” è incentrato sul censimento dei monumenti ai caduti realizzati su commissione civica fra il 1917 e il 1940. A questo processo storico partecipano artisti di fama, manifatture, botteghe e fonderie locali che insieme compongono un panorama esteso delle tendenze artistiche dei primi decenni del secolo scorso
4. Tappa 3: Museo Diocesano Acerenza (Largo Seminario, 3).
Il museo diocesano di Acerenza sorge nell’antico edificio che in passato ha ospitato il seminario. Il museo diocesano di Acerenza custodisce oggetti provenienti dal tesoro della cattedrale di Santa Maria Assunta. Una volta all’interno si entra in contatto con veri tesori di arte sacra, tra i quali si possono ammirare elementi di oreficeria, argenteria, statuaria lignea, dipinti e un’importante collezione di paramenti liturgici.
5. Tappa 4: Porta Venosina (Via Vittorio Veneto, 94).
Essendo già arrivati in quelle zone non potrete perdervi la vista panoramica dall’altra parte del borgo con le sue distese di vigneti.
6. Arrivo: Pro Loco Acerenza (Via Umberto I, 3).
Per concludere la visita vi consigliamo di passare per la Pro Loco che vi chiarirà qualsiasi domanda e vi darà ulteriori informazioni su tutto.
Consigli utili: Scarpe comode, bottiglia d’acqua, cappello d’estate.
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