Aliano – Un itinerario fra le memorie di Carlo Levi
Temi: Aliano - Mezzi: a piedi“Non si vedeva arrivando, perché scendeva e si snodava come un verme attorno ad un’unica strada in forte discesa, sullo stretto ciglione di due burroni…e terminava nel vuoto…e da ogni parte non c’erano che precipizi di argilla bianca, su cui le case stavano come librate nell’aria; e d’ogni intorno altra argilla bianca, senz’alberi e senz’erba, scavata dalle acque in buche, coni, piagge di aspetto maligno, come un paesaggio lunare”. Queste le parole dello scrittore torinese Carlo Levi nel suo famoso libro “Cristo si è Fermato ad Eboli”, che testimoniano il suo rapporto con il piccolo borgo di Aliano, certamente legato alle sue memorie. Egli osservava il grazioso paesino dal cimitero o dalla terrazza della sua casa di confino, con l’occhio incantato dell’artista, con l’animo colmo di emozioni e con la mente presa da un’atmosfera sacra (“Sulla mia terrazza, il cielo era immenso, pieno di nubi mutevoli: mi pareva di essere sul tetto del mondo, o sulla tolda di una nave, ancorata su un mare pietrificato”.).
Aliano oggi, grazie al suo stampo culturale dovuto alle scritture di Carlo Levi, accoglie un gran numero di turisti, che, dopo l’istituzione del Parco Letterario in suo nome, giungono dall’Italia e dall’estero per vivere le emozioni suscitate dai “luoghi leviani” sparsi per il borgo e per ripercorrere le tappe della vita del famoso scrittore. Ciò è possibile soprattutto grazie ad un itinerario da percorrere in paese, una passeggiata immersa nelle memorie di Carlo Levi, lasciandosi trasportare dai versi del Cristo nell’atmosfera suggestiva del borgo di Aliano.
Il percorso parte dalla Casa di Confino di Carlo Levi, nella Strada Provinciale Aliano – Alianello, proseguendo verso il Museo della Civiltà Contadina, in Via Collina, e per poi puntare la Pinacoteca Carlo Levi, in Vico Secondo Umberto I 13. Dopodiché, sarà la volta del Presepe Artistico del maestro Francesco Artese, nella sede comunale del Parco Letterario Carlo Levi, per poi concludere l’itinerario visitando la tomba dello scrittore, nel cimitero situato in Via Guglielmo Marconi 60, contemplandone così le sue gesta letterarie.
Contenuto/i principali: artistico, storico, letterario
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 1 ora
Indicazioni:
– Difficoltà: facile
– Lunghezza: 1km
– Dislivello: 9m salita, 1m discesa
Tappe itinerario
1. Partenza: Casa di Confino di Carlo Levi (Strada Provinciale SP Aliano – Alianello).
È la casa dove visse Carlo Levi durante il suo periodo di confino per le sue azioni antifasciste. La casa, restaurata con cura, possiede un approccio tecnologico: un impianto multivisione costituito da proiettori di diapositive programmati e sintonizzati da un computer, posti sui soffitti dei locali e che, seguendo un percorso determinato, fanno rivivere sui muri bianchi le immagini tratte dai documenti fotografici dell’epoca (la casa, l’orto, il cane Barone, il ritratto di Giulia, i camini, i Calanchi).
2. Tappa 1: Museo della Civiltà Contadina (Via Collina, Aliano).
Il Museo è stato allestito nel 1987 e ha sede in un antico frantoio sottostante la casa abitata da Carlo Levi. Qui, vi sono esposti oggetti usati dai contadini nelle attività agricole, artigianali e nella vita quotidiana: attrezzi per i lavori nei campi, stoviglie e tegami, lampade, bracieri, finimenti.
3. Tappa 2: Pinacoteca Carlo Levi (Vico Secondo Umberto I, 13, Aliano).
Il piccolo museo raccoglie lettere, documenti, disegni riguardanti il confino ad Aliano tra il 1935 e il 1936. Particolarmente interessanti sono le litografie originali, donate dallo stesso Levi, del suo “Cristo si è Fermato a Eboli”. Il volume, che fu pubblicato nel 1945, riassume la sua esperienza nel piccolo centro di Aliano, dove visse a contatto con la popolazione, testimoniando la scoperta dell’estrema miseria della civiltà contadina del Sud Italia.
4. Tappa 3: Presepe artistico di Francesco Artese (Sede comunale del Parco Letterario Carlo Levi, Aliano).
L’opera propone scorci del paesaggio lucano: sullo sfondo si distinguono i Sassi di Matera, arricchiti di espressioni monumentali e artistiche presenti sull’intero territorio della Basilicata. La Vergine, poi, richiama la scultura bronzea della Madonna del Pollino, realizzata dall’artista olandese Daphné du Barry, mentre la figura di San Giuseppe riprende quella del presepe cinquecentesco di Altobello Persio, esposto a Tursi. Si individuano, inoltre, la Santissima Trinità di Venosa, la “Casa con gli Occhi” di Aliano e le cantine di Barile.
5. Arrivo: Tomba di Carlo Levi (Cimitero, Via Guglielmo Marconi, 60, Aliano).
Restaurata di recente, si apre su uno strapiombo dove lo scrittore si soffermava a dipingere con l’affaccio verso la casa in cui aveva vissuto, un basolato su cui sorge una balconata aperta sul Pollino e sui tetti del paese.
Consigli utili: Scarpe comode, vestiario a strati, bottiglia d’acqua, cappello d’estate.
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