Campomaggiore – Un percorso storico ed enogastronomico dalla “Città dell’Utopia” al Frantoio di Perna
Temi: Campomaggiore - Mezzi: a piediUn grappolo di case colorate circondate dal verde, un borgo fantasma testimone di un passato unico in Italia ed invitanti profumi provenienti dalle tavole delle famiglie che vagano tra i vicoli del centro abitato: questi sono i tratti caratteristici del piccolo borgo di Campomaggiore, un paesino composto da 711 abitanti affacciato sul Parco Nazionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
Soggiornare in questo meraviglioso gioiellino incastonato nella natura vuol dire scoprire le bellezze di un piccolo borgo sospeso nel tempo, dove si respira aria di storia in ogni angolo.
Campomaggiore è unico tra i borghi della Basilicata per la presenza di Campomaggiore Vecchio, fondato nel 1741 e concepita come città ideale, basata su criteri innovativi per il tempo. Sfortunatamente, però, l’antica Campomaggiore venne distrutta da una frana prima che questo sogno utopico potesse realizzarsi. Ed è proprio da qui che nasce il nome di “Città dell’Utopia” e la sua relativa storia: nel 1741, il conte Teodoro Rendina si pose l’obiettivo di ripopolare il piccolo villaggio, assegnato alla sua famiglia dal re Filippo IV nel 1673. Avendo fiutato il suo potenziale agricolo, infatti, il conte decise di trasformare la realtà contadina in un paese all’avanguardia, sognando una popolazione senza la minima traccia di povertà. Secondo i suoi piani, ogni contadino aveva diritto a un piccolo apprezzamento di terra, oltre che a disporre di legname sufficiente per scaldarsi tenendo in considerazione che, per ogni pianta abbattuta, era necessario piantare tre alberi da frutto. Fu così che si diffuse la coltivazione della vite e dell’ulivo e venne avviata la lavorazione di un orto botanico. Purtroppo, però, a volte ci sono ostacoli davanti ai quali l’uomo non può fare nulla: la natura si ribellò, mettendo tutti in ginocchio. Fu così che, il 10 febbraio del 1885, un’enorme frana andò ad abbattersi proprio su Campomaggiore. Nessuna vittima, ma la popolazione fu comunque costretta ad abbandonare le case per cercare rifugio altrove ed il villaggio venne ridotto a un cumulo di macerie.
Proprio alla base della curiosa tradizione che contraddistingue il borgo lucano, è stato pensato appositamente un itinerario alla scoperta proprio degli storici resti di Campomaggiore Vecchio, ad oggi un museo a cielo aperto. I visitatori avranno la possibilità di contemplare ed ammirare il vecchio impianto urbanistico così com’era stato progettato dall’architetto vanvitelliano, riconoscendo e scoprendo con i propri occhi quello che fu il sogno infranto del conte Teodoro Rendina.
Ma non è affatto finita qui, in quanto al pubblico, dopo la visita colma di storia nelle macerie di Campomaggiore Vecchio, è concessa un’ulteriore tappa, stavolta di stampo tradizionale ed enogastronomico: un tour alla scoperta dei gustosi sapori lucani all’interno dell’Antico Frantoio Di Perna [su prenotazione!]. Degustare l’olio extravergine di oliva e scoprire la storia questa antica tradizione lucana sarà il coronamento di un itinerario fra storia ed enogastronomia, entrambe accomunate da un unico valore ben preciso: il rispetto e la passione per una straordinaria tradizione.
Il percorso avrà inizio partendo dal Comune di Campomaggiore, in Via Regina Margherita 62, per poi proseguire alla volta dei resti della Città dell’Utopia, nei pressi della Strada Comunale della Scalella. Dopo una full immersion nella Campomaggiore Vecchio, i visitatori potranno ripercorrere la strada inversa tornando nel centro storico dove, al rientro, li aspetterà un tour guidato all’interno dell’Antico Frantoio di Perna, in Via Vittorio Alfieri 2, dove sarà possibile degustare i prodotti tipici e sopratutto l’indimenticabile olio, scoprendone le sue sfumature ed i suoi segreti.
Contenuto/i principali: storico, enogastronomico, paesaggistico
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 3 ore
Indicazioni:
– Difficoltà: facile
– Lunghezza: 7,4km
– Dislivello: 242m salita, 251 discesa
Tappe itinerario
1. Partenza: Comune di Campomaggiore (Via Regina Margherita, 62, Campomaggiore).
2. Tappa 1: La “Città dell’Utopia” – Resti di Campomaggiore Vecchio (nei pressi di Strada Comunale della Scalella, Campomaggiore).
Il sogno del conte Rendina è sparito sotto una frana, ma non è del tutto estinto. Il sito antico è diventato una sorta di museo all’aperto con un arricchimento dello spazio e allestimenti diffusi nei diversi luoghi diroccati. Installazioni artistico scenografiche valorizzano aspetti della cultura materiale e immateriale della comunità. La clessidra, per esempio, simboleggia l’origine (1741) e il declino del borgo (1885), mentre il Grano, la Vite, l’Ulivo, il Fico sono 4 elementi simbolici dell’economia del vecchio borgo. Grazie a musica e racconto, illuminazione artistica notturna e un’audioguida, la passeggiata letteraria sarà un percorso suggestivo ed emozionante.
3. Arrivo: Antico Frantoio di Perna (Via Vittorio Alfieri, 2, Campomaggiore).
Campomaggiore è famosa a livello nazionale per il suo olio eccellente, un prodotto rinomato e artigianale. Su prenotazione, se ne posso scoprire tutti i segreti preso l’Antico Frantoio Di Perna, una delle aziende più note del territorio. È possibile effettuare tour guidati alla scoperta di tutta la filiera produttiva dell’olio, che termineranno con un’abbondante degustazione. E non solo: in loco, oltre all’olio, si possono acquistare delle splendide bottiglie in ceramica artigianale. Immerso nella natura incontaminata della Basilicata, protetto dalle Dolomiti Lucane, il frantoio è da sempre ritrovo per affezionati e curiosi, impazienti di veder nascere il nuovo olio.
Consigli utili: Scarpe da trekking, cappello d’estate, zaino con ricambio, vestiario a strati, bottiglia d’acqua. Prenotarsi per tempo presso la visita guidata dell’Antico Frantoio di Perna.
Per maggiori informazioni, prenotazioni, ed acquisti online dei prodotti, visitare la pagina web del frantoio https://frantoiodiperna.it/.
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