San Severino Lucano – Itinerario dal Colle Impiso al Parco Nazionale del Pollino
Temi: San Severino Lucano - Mezzi: a piediIl paese dell’acqua, delle montagne, della natura e delle attività all’aria aperta. San Severino è anche la porta d’accesso settentrionale al massiccio del Pollino e dunque a uno dei Parchi nazionali più selvaggi e incontaminati della penisola, nonché il più esteso con i suoi 192mila ettari. Le sue vette superano quota 2200 metri e sono dunque le più alte del Sud d’Italia (Sicilia esclusa).
Contenuto/i principali: naturalistico, paesaggistico
Mezzi: a piedi
Durata itinerario: 6/7 ore
Indicazioni:
– Tipo di escursione: ad anello
– Difficoltà: difficile
– Lunghezza: 12,5 Km
– Dislivello: 810m salita, 810m discesa
Tappe itinerario
1. Partenza: Parcheggio Colle Impiso.
Colle Impiso (1578 m slm) è il punto di partenza dei miei percorsi per raggiungere le vette del Monte Pollino. È possibile effettuare questo percorso lungo tutto l’anno. Lasciata l’auto, imbocchiamo la sterrata in lieve salita, ma è solo per pochi metri. Dopo poco, infatti, ai cartelli che descrivono l’itinerario, ci si tiene a destra sul sentiero per Colle Gaudolino.
2. Tappa 1: Il Patriarca del Pollino (albero storico).
Il pino loricato, così chiamato per l’aspetto della sua corteccia che ricorda le loriche delle armature romane, vive solo sui rilievi della Basilicata e della Calabria. Simbolo del Parco Naturale del Pollino dal 1970, questo patriarca della natura cresce indisturbato e solitario in un sottostante bosco di faggi. Con una circonferenza del tronco di 6.04 m e un’altezza di 12 m, il patriarca del Pollino si erge in tutta la sua magnificenza nonostante l’età, 985 anni. Il suo aspetto è incredibile, la sua corteccia grigio-biancastra, le radici che si avvinghiano alla roccia e i rami contorti che si ricoprono di foglie sulla parte finale lo fanno sembrare un bonsai troppo cresciuto. Come gli altri esemplari della specie pare una scultura vivente, levigata dal tempo e adattatasi a vivere in condizioni estreme, tra vento e fulmini. Se vi trovate nel Parco Naturale del Pollino non è possibile non fare visita al patriarca, fargli un rispettoso saluto e ammirarlo in tutta la sua naturale bellezza.
3. Tappa 2: Monte Pollino.
Il Monte Pollino è la montagna per antonomasia dell’area nord della Calabria, dà il suo nome all’intero massiccio: il Massiccio del Pollino e alla più grande area protetta d’Italia: il Parco Nazionale del Pollino. La Flora d’alto fusto del Monte Pollino è composta principalmente da alberi di faggio che crescono nella parte bassa del monte. in piena estate si potranno ammirare varie specie di ranuncolo, il semprevivo maggiore, il garofano selvatico, la borracina biancastra, la viola dell’Etna, le vedovelle appenniniche, la campanula agglomerata, il doronico di Colonna, il cardo alpino e molte altre specie vegetali.
4. Arrivo: Parcheggio Colle Impiso.
Per il ritorno al Colle dell’Impiso si potrà tranquillamente scegliere di ripercorre la via fatta all’andata o, in alternativa, scendere dal fianco est che conduce sul lato orientale della Dolina del Pollinello e da questa ritornare verso il sentiero roccioso percorso in precedenza che conduce a Gaudolino.
Consigli utili: Scarpe da trekking, una bottiglia d’acqua, abbigliamento da escursione in montagna (indumenti tecnici), giacca a vento, occhiali da sole, pranzo a sacco.
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