Marsico Nuovo – Alla scoperta del patrimonio religioso
Temi: Marsico Nuovo - Mezzi: a piediÈ uno dei comuni del parco dell’Appennino Lucano. Grazie alla sua grande varietà paesaggistica, il Parco è luogo ideale per una serie di attività outdoor come trekking e mountain bike. È un piacevole borgo ai piedi del Monte Volturnino. La parte alta di Marsico Nuovo conserva ancora oggi l’aspetto dell’antico borgo: si chiama la Civita ed è in cima alla rupe, mentre la parte più nuova è collocata in basso, lungo le colline Portello e Casale. Visitando il centro storico del paese si viene subito conquistati dalla bellezza dei suoi scorci, un susseguirsi di palazzi nobiliari che ricordano gli antichi fasti, vicoli e piazzette, antiche chiese affascinanti e costruzioni di pregio che conservano il loro fascino medioevale. Arroccata sulla vetta della collina, la Cattedrale di San Giorgio attira lo sguardo con la sua struttura poderosa, originaria del XII secolo e arricchita da un campanile cuspidato del 1293. L’aspetto che ha oggi, però, si deve alla ricostruzione del 1875. La chiesa più suggestiva di Marsico Nuovo è San Gianuario, imponente costruzione di pietra subito di fronte al Museo di Arte Sacra. Nata sui resti di un antico tempio pagano, è originaria del 1075 ed è tutto quello che resta dell’antica abbazia di Santo Stefano, complesso caduto in rovina nel corso del Seicento.
Contenuto/i principali: religioso
Mezzi: a piedi
Durata Itinerario: 2 ore
Indicazioni:
– Tipo escursione: ad anello
– Difficoltà: facile
– Lunghezza: 1,9 km
– Dislivello: 77 m in salita, 64 m in discesa
Tappe itinerario
1. Partenza: Via Vittorio Emanuele.
2. Tappa 1: Chiesa di San Gianuario Vescovo e Martire.
San Gianuario, patrono di Marsico Nuovo è ricordato nella località lucana con una celebrazione che si tiene il 26 agosto. Dal 1980 al 2016 la celebrazione del Pontificale è stata officiata dal Vescovo nella Piazza Umberto I, poiché la Cattedrale era ancora inagibile a causa del terremoto. Al suo interno sono presenti quattro colonne serapidee, che introducono le tre navate, a croce latina.
Oltre alle reliquie del Santo da cui prende il nome, la chiesa conserva, tra l’altro, numerose tele sei-settecentesche di autori del calibro di Simonelli, Mangieri e Peccheneda.
E’ qui pure un affresco medievale proveniente dalla chiesa di San Francesco, considerato tra le pitture più antiche della zona.
3. Tappa 2: Chiesa di San Michele.
Salendo dalla parte nuova del paese verso il centro storico si incontra, a ridosso delle torri superstiti dell’antica cinta muraria, l’antica chiesa di San Michele Arcangelo. All’interno si conservano un prezioso battistero in pietra locale ed un dipinto su legno settecentesco, raffigurante l’Arcangelo Michele, di ottima fattura.
Molto più interessanti sono, però, i resti degli affreschi medievali dell’ex zona absidale.
Tipici dell’iconografia bizantina, essi possono essere considerati le tracce più antiche della pittura medievale della zona. Oggi, la Chiesa ospita il Museo di Arte Sacra che conserva pregevoli manufatti artistici, tra cui alcune tele della scuola del Giordano, statue lignee e mezzi busti dal Rinascimento al Settecento, corredi liturgici in argento, resti di affreschi di epoca medievale e una sorprendente “Ultima cena” di Giovanni Todisco da Abriola.
4. Tappa 3: Cattedrale di San Giorgio.
Si erge sulla vetta di una collina ed è poderosa nella sua struttura.
L’edificio originario risaliva al secolo XII, precisamente al 1131, quando il vescovo Enrico e il conte Goffredo ne disposero la costruzione.
Quella cattedrale, distrutta nel 1809 in seguito a un incendio, fu riedificata per volere del vescovo Ignazio Marolda. Alla struttura attuale si affianca il maestoso campanile cuspidato del 1293, voluto dal conte Tommaso Sanseverino. Una volta oltrepassato il prezioso portale del Cinquecento realizzato in pietra si rimane colpiti dall’interno, una navata unica con cappelle laterali conserva opere pregevoli, tra cui un coro del ‘600.
5. Tappa 4: Chiesa di San Marco Evangelista.
L’edificio, di antica costruzione, è citato come chiesa “extra moenia” in alcuni documenti antichi.
Si presenta sobria e semplice, con la facciata addossata al campanile. Internamente è a navata unica, con impianto a croce latina e abside affrescata. Conserva un fonte battesimale del 1526.
6. Tappa 5: Piazza Falcone e Borsellino.
7. Arrivo: Piazza Umberto I.
Consigli utili: scarpe comode, bottiglia d’acqua.
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