San Chirico Raparo – Itinerario sacro alla scoperta delle chiese del borgo fino alla Grotta di Sant’Angelo

Temi: San Chirico Raparo - Mezzi: a piedi

Arroccato su uno sperone roccioso a 780 metri di altitudine, San Chirico Raparo, borgo di circa 1000 abitanti, domina la valle del Racanello, affluente dell’Agri ed è circondato da una natura affascinante che lascerebbe chiunque senza fiato. 
Ma, oltre ad un importante repertorio paesaggistico, San Chirico possiede a sé anche un patrimonio di Chiese, monumenti ed architetture sacre di grande valore storico, artistico e culturale. 
Secondo alcuni studi effettuati sulle origini del borgo, la storia ed il passato ad egli relativo è addirittura collegato alla fondazione dell’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo, il monumento più celebre del piccolo paese.  
L’itinerario in questione, dunque, offre al visitatore la possibilità di ripercorrere la storia del borgo e tutte le sue fasi, rappresentate proprio dalle numerose Chiese che costellano il centro storico e dai suoi tratti artistici donati dai monumenti sacri. Ma non si tratta solo di un percorso spirituale all’insegna dell’architettura, bensì anche con toni paesaggistici e naturalistici incredibili, in quanto il tour si concluderà con la visita della Grotta di Sant’Angelo, nascosta dal sottosuolo dell’Abbazia dell’omonimo Santo.  
Il punto di partenza è il centro storico del borgo di San Chirico, iniziando dal Duomo Parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, in Piazzetta Santa Sinforosa Martire, proseguendo verso Via Duomo, incontrando i ruderi del Castello di San Chirico Raparo, e concludendo la zona ammirando la Chiesa di Sant’Anna, in Piazza Roma. Conclusa la parte relativa al centro storico, i visitatori possono avviarsi verso l’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo, in Contrada Sant’Angelo. Una passeggiata nella natura che culminerà con la visita del Santuario e della meravigliosa Grotta di Sant’Angelo, ad essa correlata. 
 
Contenuto/i principali: storico, artistico, religioso, paesaggistico 
Mezzi: a piedi 
Durata itinerario: 2 ore 
Indicazioni: 
– Difficoltà: medio 
– Lunghezza: 6,8km 
– Dislivello: 269m salita, 217m discesa 
 
Tappe itinerario 
1. Partenza: Duomo Parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (Piazzetta Santa Sinforosa Martire, San Chirico Raparo). 
Suggestiva Chiesa che caratterizza le vie del centro storico del borgo. Possiede la facciata in stile 700, ed il suo interno, a croce latina diviso in tre navate da pilastri, conserva un crocifisso del 1300, un polittico e una fonte battesimale del 1500.  
 
2. Tappa 1: Ruderi del Castello di San Chirico Raparo (Via Duomo, San Chirico Raparo). 
I ruderi del Castello di San Chirico Raparo sono rappresentati da uno spesso muro che gli abitanti chiamano “castello”. Esso, in realtà, faceva parte di una torre a pianta quadrangolare dove risiedeva il potente Barone che possedeva anche la Chiesa-Grotta di San Michele al Monte Raparo. 
 
3. Tappa 2: Chiesa di Sant’Anna (Piazza Roma, San Chirico Raparo). 
Risalente alla fine del XVIII secolo, la Cappella di Sant’Anna rappresenta uno dei luoghi di culto meglio conservati del borgo. All’interno si può ammirare il pavimento originale in cotto e pietra locale. 
 
4. Tappa 3: Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo (Contrada Sant’Angelo, San Chirico Raparo). 
Sicuramente il monumento più celebre di San Chirico Raparo, situato in una suggestiva contrada alpestre alle falde del monte alla quale si arriverà dopo una camminata iniziata dal centro storico. È uno dei più importanti esempi di insediamento monastico del Sud Italia, fondata nel X secolo ed eletta come Monumento Nazionale nel 1927. Dopo un lungo processo di recupero e restauro, l’Abbazia oggi è tornata al suo antico splendore, ed è affascinante con la sua chiesa sormontata da una cupola e la navata interna impreziosita da arcate laterali. 
 
5. Arrivo: Grotta di Sant’Angelo (Sottosuolo Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo, San Chirico Raparo). 
Il sottosuolo dell’Abbazia nasconde una preziosa grotta, sede dell’antico Cenobio: è la Grotta di Sant’Angelo, raggiungibile con un’ampia scalinata dove si nascosero i monaci basiliani per sfuggire alle persecuzioni del X secolo. Lo spazio è ricco di stalattiti e stalagmiti e si possono ancora ammirare le celle dei monaci con preziose testimonianze del loro culto legato a San Michele, tra cui un affresco rupestre, numerose gallerie e vasche rituali bagnate dalla fonte Trigella. 
 
Consigli utili: Scarpe comode o da trekking, bottiglia d’acqua, vestiario a strati, cappello d’estate.

San Chirico Raparo – Il Tour del Borgo

Dettaglio

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