San Fele – Itinerario paesaggistico nelle Cascate del borgo

Temi: San Fele - Mezzi: a piedi

Le origini di San Fele risalgono all’anno 1000, quando fu edificata la fortezza per avvistare eventuali assedi da parte dei bizantini. Il nome originario erra Santo Felice, le forme Santo Fele e San Fele derivano dal latino Felix, Felicis, ma nella forma del nominativo Felix. L’attrazione naturalistica più importante del borgo sono le Cascate di San Fele, formatesi naturalmente lungo il corso del torrente che scorre a fondo valle. Il paesaggio è caratterizzato da un patrimonio boschivo di grande valore, ricco di sorgenti d’acqua e con un sottobosco che produce fragole e funghi. Passeggiate piacevoli sono possibili presso il Bosco di Santa Croce o il Bosco Squadro, entrambi attraversati da sentieri e arricchiti da aree per camping e picnic. il comune è caratterizzato anche da viste panoramiche mozzafiato, ad esempio quelle di Belvedere che permette di ammirare il borgo sottostante e tutta la vallata in cui spicca il monte Volture. Essendo nel borgo non potete non provare la cucina tipica di San Fele, un concentrato di genuinità, caratterizzata da preparazioni caserecce come la pasta fresca fatta in casa condita con prodotti locali.  

Contenuto/i principali: naturalistico, paesaggistico 
Mezzi: a piedi 
Durata Itinerario: 2 ore  
Indicazioni: 
– Tipo escursione: non ad anello  
– Difficoltà: facile 
– Lunghezza: 4,7 Km 
– Dislivello: 128 m in salita, 101 m in discesa  

Tappe itinerario 
1. Partenza: Casa 1, Via Nicolò Machiavelli.
È una terrazza affacciata sul Vulture e tra i suoi vicoli mostra chiaramente le influenze delle dominazioni normanne e sassoni. 

2. Tappa 1: Cascate di San Fele
Dal cuore dell’Appennino Lucano sgorga il Torrente Bradanello che confluisce nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto-Mare Adriatico. Il corso d’acqua attraversa il territorio del comune di San Fele, in provincia di Potenza, sul quale si trova costretto ad affrontare numerosi dislivelli creando una serie di affascinanti salti di quota che danno vita al sistema delle Cascate di San Fele.  prendono il nome da “U Uattenniere” (battere il nero, lo sporco della lana), la trasposizione dialettale di “Gualchiera”, macchina costruita a ridosso delle cascate proprio per sfruttare lla forza dell’acqua che, cadendo su pale di legno, mettevano in movimento dei magli (martelli) che battevano la lana tessuta per le successive lavorazioni. La potenza dell’acqua veniva impiegata anche per il funzionamento di antichi mulini cui resti sono visibili ancora oggi.

3. Arrivo: Belvedere di Monte Castello
È un punto panoramico che dà la possibilità ai visitatori di ammirare il monte Castello, circondato dai palazzi nobiliari del borgo. Dal versante opposto si impone monte Torretta e fa sembrare che lo splendido comune sia adagiato e cullato tra le montagne.

Consigli utili: scarpe da trekking, vestiario a strati, impermeabile, bottiglia d’acqua.

San Fele – Le Cascate

Dettaglio

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San Fele Extra Itinerario 1 – Scheda Itinerario
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San Fele Extra – Scheda con elenco dei servizi turistici
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